martedì 9 novembre 2010

L'ipocrisia del divieto di sosta

via Tuscolana a largo Volumnia (2008)
Nella foto che faceva parte del progetto per la Pista Ciclabile Tuscolana, si evidenzia un fatto che nel tempo è peggiorato, ossia la sosta in divieto, addirittura in questo caso la fermata in divieto!

Al contempo si evidenzia l'ipocrisia delle istituzioni: Comune, Municipio IX, Vigili Urbani, ecc.

Che senso ha proibire qualcosa, almeno a livello di parcheggio, se poi non si è in grado di far rispettare il divieto ?
Cosa comporta la mancata sanzione:
1. chi rispetta i divieti è svantaggiato rispetto a chi non li rispetta;
2. la motivazione per apporre il divieto non è così importante da giustificarne il rispetto;
3. gli automobilisti ipocritamente, pensando di compensare la magagna, parcheggiano con le ruote sul marciapiedi, così non solo in divieto di sosta ma impegnano parte del marciapiedi, dove peraltro passano pochi pedoni.

Non sarebbe preferibile patteggiare una diversa organizzazione di quel tratto ?

Parcheggio per le auto, magari con le strisce blu, parapedonali e pista ciclopedonale.

Ovviamente una volta  adattato ogni possibile spazio condiviso affinchè tutti: mezzi a motore, bici e pedoni; abbiano soddisfazione, si parte stangando con rimozioni e multe esorbitanti, se non paghi mi tengo l'automobile che può essere riconvertita per l'uso della polizia municipale, della stradale ecc.

E di questi casi ce ne sono a decine nel municipio.

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