lunedì 25 luglio 2011

La segnaletica mascherata

Furio Camillo
Da qualche giorno notavo la presenza di un palo con segnaletica avvolta in buste nere (di quelle per l'immondizia), poi i cartelli sono aumentati, ieri vedendo che quello in foto aveva la copertura scalzata mi sono avvicinato ed ho dato un'occhiata: è un divieto di circolazione.

divieto di circolazione
quello superiore non l'ho potuto vedere e non riesco a capire di cosa si tratti a meno che non sia il cartello che indica la pista ciclabile, comunque è un mistero perchè ce ne sono altri ai vari angoli dell'incrocio. Chissà cosa aspettano ad innaugurali ?

mercoledì 6 luglio 2011

Piccoli alcolisti crescono

Roma è diventata la capitale delle bottiglie di birra abbandonate sui muretti, su marciapiedi, sulle ... auto.

foto dall'Album Flickr di GianpaoloSquarcina (vedi note)


Prima solo in centro ormai anche in periferia, non più solo stranieri o barboni, ma anche i ragazzi che bevono dalla bottiglia birra o vino. 

La serata è dedicata a quello... stare su una panchina a chiacchierare bevendo alcool, tutte le sere. Succede anche nel IX dove enoteche e locali non hanno più solo la clientela che entra nell'esercizio o sta su un paio di tavoli appena fuori. Ormai si deborda sulle pachine vicine e sulla strada, appoggiati alle automobili.

Riconoscete qualche via del municipio in questa descrizione ?

Comunque questo ha due effetti negativi:
1. bottiglie abbandonate, nella migliore delle ipotesi, oppure vetri in terra il giorno dopo. 
2. problema per il riposo notturno dei residenti visto che la loquacità viene aumentata dall'alcool.

Visto che i controlli di routine non esistono più, è quasi assurdo sperare che questi fenomeni possano essere sotto controllo da parte della pubblica sicurezza, ma i genitori di questi ragazzi, che sono coloro che finanziano le bevute (che costicchiano) non hanno sentore che alla lunga questo può diventare anche un loro problema ?



Documenti!

Il salone degli sportelli al pubblico del IX Municipio
Vorrei rifare la carta d'identità, chiamo al telefono l'URP del IX, che gentilmente mi spiega cosa devo fare, purtroppo prima delle 8:30 non aprono ed a quell'ora di solito si va al lavoro, quindi per guadagnare tempo passo una mattina alla cassa per ritirare il modulo da compilare, pagare la tassa e scappare via, poi lo compilo a casa.



Poi la mattina in cui ritengo di poter dedicare più tempo, parto da casa presto e per le 7:45 sono pronto davanti all'ingresso. Ci sarannoo state si e no 8 persone, ci guardiamo e come di regola chiedo "chi è l'ultimo" stabilita la cosa mi siedo con calma ed aspetto che aprano.
Ma non avevo fatto il calcolo con chi arriva dopo e che alle 8:20 si mette in fila davanti alla porta senza guardare in faccia chi era già li da tempo... per evitare discussioni mi pongo in ottava posizione, ma ci sono quelli che si mettono di lato, ed inutile dire che quando aprono scatta la ressa alla macchinetta che distribuisce i numeri.  
Ma la macchinetta non funziona, manca la carta sembra. Primo mormorio "ma non poteva metterla prima di aprire" ?
A quel punto si è formato un capanello e l'impiegato inizia ad urlare e ad apostrofare tutti a prescindere, chi rispetta la coda e chi no con: "Nun fate come ar solito er branco de pecore, in fila ho detto no er capannello!"
Bella accoglienza, mi viene in mente Beppe Grillo che chiama i politici "nostri dipendenti" ebbene questo impiegato lo è ancora di più, lo stipendio glielo paga lo stato cioè noi.
Sarebbe sufficiente distribuire i numeri all'esterno una mezzora prima, avvicinando la macchinetta alla serranda, ma tiremo innanz...
Si capisce che il pathos maggiore ci sia per le carte d'identità, in particolare tutti impazziscono per le carte elettroniche (indubbiamente comode) e quindi la ressa è li', ma allora non si potevano fare due file ? 
No alle carte d'identità ci sono due impiegate stressate dal pubblico, mentre alle informazioni ci sono tre impiegati che rispondono, a volte con un atteggiamento molto supponente, alle domande più che lecite di chi non ha internet e magari viene in quell'ufficio una volta ogni 5 anni.

L'open-space poi non aiuta, perchè è esposto sia chi sta al pubblico, sia il back-office con impiegati che legittimamente hanno diritto a pause o a scambiare una parola con il collega, ma il "pubblico" che va per uno non è nello spirito giusto per condividere l'atteggiamento leggermente rilassato.

Alla fine prendiamo le nostre carte d'identità dopo circa un'ora e mezza dall'ingresso e ci è andata bene, perchè per la carta elettronica c'è da aspettare molto ma molto di più, addirittura non c'era una stima precisa... solo "...c'è da aspettare molto, molto, molto...".

Roma, Italia anno 2011 ma potevano essere benissimo anni 60...

lunedì 4 luglio 2011

Tredicine, sempre lui...

Stavolta la Presidente Fantino ha ragione da vendere, nel suo comunicato del 27 giugno (che riporto purtroppo con grande ritardo)  dichiara:

Dopo aver tappezzato e imbrattato i muri del Municipio IX e dei territori adiacenti, con lo slogan Tor Fiscale Libera, il Presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune di Roma, Giordano Tredicine, ha dimostrato di non aver risolto alcunché e di aver perso il controllo della situazione. I rom, infatti, ancora oggi permangono nella struttura di Tor Fiscale, con il caldo e in precarie condizioni igienico-sanitarie. Ancora una volta, dunque, gli esponenti del Campidoglio fanno vuota propaganda sulla pelle dei cittadini più deboli, speculando sulle complessità e sulle difficoltà dei quartieri. Un atteggiamento irresponsabile che i cittadini sapranno valutare con attenzione. E' ora di finirla con la politica dei soli annunci”.
“Ancora una volta, inoltre, il Municipio IX è stato tenuto all'oscuro delle decisioni assunte, nonostante il confronto con i cittadini e con la comunità Rom avviato da tempo dall'amministrazione municipale – La situazione ora si sta complicando ulteriormente. Le stesse promesse e gli stessi annunci erano stati fatti anche dopo l’occupazione di S. Paolo, che fu all'origine del trasferimento dei rom nella zona di Tor Fiscale. Invochiamo ancora una volta il rispetto dei diritti e chiediamo che siano garantite condizioni di vita dignitose a tutti i rom presenti a Tor Fiscale”.
Non entro nel merito della vicenda dei nomani che occuparono la Basilica di San Paolo e poi furono ospitati in una struttura che si trova a Tor Fiscale, ma l'affissione abusiva è una consuetudine del consigliere Tredicine purtroppo non solo sua visto che ormai chiunque usa i muri a proprio piacimento, ma lui è veramente fuori categoria.
foto da la Repubblica

L'AMA a ruota libera

Ormai non si contano più le infrazioni quotidiane commesse dagli incaricati AMA nell'esercizio del proprio dovere, furgoni sui marciapiedi, piste ciclabili, strisce pedonali, scivoli pedonali, incroci, in curva...

Questa di lasciare i secchi in strada ci sembra veramente quasi commovente, un retaggio antico di quando non giravano sui mezzi con le spazzole, ma camminavano raccoglievano e trasportavano tutto a mano, senza consumare benzina, senza lasciare sciee di polvere e sassoliti infangatati.

Ma una cosa mi ha lasciato perplesso, una volta li incatenavano ai pali ora non più non hanno paura che glieli rubino ? oppure la cosa è studiata per liberarsene definitivamente ?

Piazza Santa Maria Ausiliatrice

Vandalismi senza più controllo

senza alcun controllo
Non so bene a cosa serva quel "coso", mi viene da pensare che sia qualcosa correlato alla corrente elettrica (pericoloso?) da anni lo vedevo sul palo, recentemente ricoperto di adesivi (maledetti adesivi) poi qualcuno ha deciso che gli dava fastidio e l'ha ridotto così.

Siamo su Via Appia Nuova all'altezza della libreria "la Feltrinelli".

A San Pietro e Paolo l'Appia finalmente senza bancarelle

Come sarebbe diversa la città senza il continuo abuso che ne fanno, romani e non.
Mercoledì scorso, festa di San Pietro e Paolo patroni di Roma, finalmente i romani hanno potuto vedere un pezzo di via Appia che di solito è occupato dalle bancarelle che spesso impediscono anche solo passaggio ai disabili e comunque lo complicano per tutti.
Un colpo d'occhio incredibile pure disturbato da adesivi ovunque, catene abbandonate sul marciapiedi, scritte sui muri e lo stato di abbandono sempre più triste dell'area del Cinema Maestoso.
Non sarebbe meraviglioso avere "questo" sempre, tutto l'anno ?

l'Appia all'altezza di Trony