giovedì 25 novembre 2010

Deposito ex-Stefer ma ci lavorano o no ?

Cartello dei Lavori
 COMUNE DI ROMA - MUNICIPIO IX
VARIANTE IN CORSO D'OPERA AL PROGETTO DELL'ARCHITETTO SERGIO PETRUCCIOLI.
"RESTAURO CONSERVATIVO DELL'EX DEPOSITO STEFER PER LA REALIZZAZIONE DI UN CENTRO POLIVALENTE ED IL  TRASFERIMENTO NEL SUO AMBITO DEL MERCATO RIONALE IN VIA APPIA NUOVA, 450 - ROMA"

Queste in soldoni le informazioni al pubblico. Un pò pochine.
La dicitura "restauro conservativo" rammenta quei servizi di Brumotti a Striscia la notizia dove si vedono manufatti degradati il cui costo di restauro lievita man mano che passano gli anni: "fermo con le quattro frecce".

La proprietà (indicata nel cartello) è della società PONTINA 2000 s.r.l. di Roma, una cosa che viene da chiedersi se una volta completati il centro polivalente e lo spazio del mercato poi saranno affittati ad enti pubblici ed agli operatori del mercato. Inoltre non è chiaro se saranno realizzati parcheggi e se questi saranno destinati ad uso del mercato o in pertinenza ai residenti.
(segue...)

Qui sotto foto del fronte strada su Via Appia, quello che viene definito il più grande centro commerciale all'aperto d'europa, in realtà nel tratto da Piazzale dell'Alberone fino a Villa Lazzaroni è avvelenato da sosta vietata, oltretutto in zona rimozione, affissioni abusive (anche e spesso del municipio) , vandalismo grafico, la bancarella dei libri sempre più degradata (basterebbe una mano di vernice, ma da noi si pensa solo ad incassare, investimenti zero), le bancarelle di ambulanti, la cui presenza comporta furgoni ingombranti (a volte parcheggiati sulle strisce pedonali, il posto del disabile o la fermata dell'autobus) e gruppi elettrogeni puzzolenti per l'illuminazione.


Civico 448 - notare lo sportello dell'Alta Tensione
Il IX Municipio si distingue come al solito
per le affissioni abusive, manifesti attaccati sul cancello.
civico 452 - un piccolo cartello di carta a fianco al punto esclamativo
avvisa di lasciare libero il passaggio, è del luglio 2010.
Civico 450 - la porta è aperta

Stamattina c'era qualcuno all'interno dell'edificio al civico 450, la porta era aperta, ma non ho potuto fermarmi a chiedere era troppo tardi, ripassandoci magari prossimi giorni vedrò se si può sapere qualcosa di prima mano.

3 commenti:

  1. Ho percorso tutta l'Appia ieri sera. Da porta San Giovanni a Albano, per una cena. Mi è spiaciuto leggere qualche giorno fa su Roma Nove che i cartelloni iniziano a sparire. Non è vero a mio avviso. La situazione tra l'altezza dell'Arco di Travertino e Porta San Giovanni è micidiale. Non ci sono parole per commentarla. Ci vorrebbe solo un lungo video, ma fatto bene non come quelli che escono sui blog antidegrado fatti coi telefonini. E' inenarrabile.

    La sosta selvaggia. I graffiti. Le affissioni abusive e mille bancarelle ciascuna dotata di un furgone in doppia fila alle sue spalle fanno il resto.

    Sono arrivato ad Albano che mi era passato l'appetito. Come puo' un popolo accettare di vivere in un contesto simile pagano le case una cifra fuori dal mondo e abitando su una strada che avrebbe potenzialità per essere un boulevard gioiello?

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  2. Diretto' però cerchi di commentare a tema :-)

    Sui cartelloni, ho scritto che in questi giorni hanno tolto un cartellone "imponente", anche lo spartitraffico verso via dell'almone è stato bonificato e prima ne erano stati tolti almeno un paio all'incrocio con le tombe latine e quel tratto è migliorato.
    Qualcosa stà cambiando, pochissimo, ma non va sottaciuto, quello che non so è di chi sia l'iniziativa.

    Sulla ex-stefer hai chiesto qualche info e mi sono dato da fare...

    Per quanto riguarda l'Appia, in generale come dicevo sopra, è questione di mentalità e non necessariamente dei residenti.
    Se chi arriva a passeggiare viene in automobile dovrebbe pagare molto il parcheggio, perchè si può fare shopping senz'auto.
    Se devi comprare un televisore o un grande elettrodomestico vieni in auto, paghi il parcheggio il cui costo sarà irrisorio rispetto all'acquisto effettuato.

    Le bancarelle andrebbero gestite, non lasciate libere di fare cio' che vogliono ed inquinare.
    Non è la bancarella in se, ma come viene gestita vedevo proprio ieri una foto delle bancarelle in un centro commerciale all'aperto di Boston (dove stato molti anni fa)
    Se invece le lasci che ingombrano il marciapiedi, puzza di motore a scoppio, furgoni che occupano due posti auto e comunque tolgono visuale...
    ci vuole un piano per il commercio in strada: fiorari, edicole e bancarelle.
    e poi qualcuno che lo faccia rispettare.

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  3. Salve,
    mi sto interessando dell'argomento ex deposito Stefer per un lavoro universitario e mi sono imbattuto in questo articolo.
    Avete per caso approfondito l'argomento?
    Mi piacerebbe poter scambiare informazioni ed opinioni, se qualcuno è interessato vi lascio la mia e-mail.

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